Non possono farcela (e va bene così)
In questa NiuZletter di maggio racconto di cervelli lenti, haters veloci, e di come ho deciso di smettere di rispondere a chi non ci arriva. Più qualche novità sulla tournée!
C’è un passaggio durante la mia Lezione Spettacolo I BAMBINI CATTIVI NON ESISTONO, in cui faccio presente che non tutti gli adulti riescono a prendere consapevolezza circa i danni da Pedagogia Nera con la quale sono cresciuti. Questo succede spesso per mancanza di intelligenza emotiva o anche perché può esser troppo doloroso per loro metter in discussione la propria infanzia. Quando dopo di me sabato scorso a Seregno (MB), al Convegno delle Tages Mutter, è intervenuta la preziosa Silvia Iaccarino di Percorsi 0-6, le neuroscienze mi hanno fornito un ulteriore interessante approfondimento.
Nella foto qui sopra - scattata dalla sottoscritta alla slide di Iaccarino - si vede quanti anni ci vogliono perché si compia il processo di maturazione del cervello e in particolare della corteccia prefrontale dorso-laterale, ovvero più di 20 anni!
Si tratta di una zona cerebrale fondamentale per la nostra vita, perché regola il nostro comportamento sociale, controlla gli impulsi, regola le emozioni, ma anche guida i pensieri e le azioni in accordo con i nostri obbiettivi. Ecco perché parlare di “maturità” a 18 anni, di “comportati da adulto!”, può risultare errato.
“La corteccia prefrontale dorso-laterale, responsabile del controllo cognitivo e della funzione esecutiva, è mielinizzata completamente a 25 anni. Ma poi si comincia a parlare di emozioni, e tutti si rendono conto dell’impatto delle emozioni sul controllo cognitivo. Da esse può dipendere la quantità di controllo che siamo in grado di esercitare. Così, se consideriamo la superficie mediale e orbitale del lobo frontale, che alcuni chiamano il cervello “sociale”, l’età media della mielinizzazione di quelle connessioni tra il sistema limbico e le suddette aree è di circa 32 anni. Qualcosa di molto lontano dalla soglia dei 18 anni»
Martha Denckla, membro DABI e diretttrice di neurologia cognitiva dello sviluppo presso Johns Hopkins University
Cosa ne pregiudica lo sviluppo e la conseguente maturazione? Al di là di alcune ragioni legate alla neurobiologia o alla genetica, le esperienze e l’ambiente in cui cresce un bambino giocano un ruolo fondamentale. In proposito Iaccarino ha iniziato il suo intervento, usando alcune citazioni tra cui questa:
“i bambini fanno bene, SE POSSONO”
Una frase del Dott. Ross Greene, che illustra molto bene quanto sia importante dare ai bambini le possibilità di imparare a fare qualcosa, di comportarsi in una certa maniera, quanto conti dare loro il sostegno e gli strumenti per poter “fare bene”. E per gli adulti vale ovviamente lo stesso discorso: io faccio bene, se posso. Se ho energie, competenze, pazienza, spazio, risorse, sostegno e chi più ne ha ne metta.
Ecco perché contrastare attivamente la violenza educativa, i dogmi della Pedagogia Nera, può fare la differenza. Imparare a conoscere le proprie emozioni, a dare loro un nome, aiuta a gestirle per il bene nostro e dell’intera comunità. In USA, raccontava sabato Iaccarino, in alcuni Stati, fanno lo scanner al cervello prima di decidere se condannare qualcunə alla pena di morte.
“Fare ricorso alla scienza a scopi di orientamento politico non è impossibile – e non è neppure complicato, una volta che ci si sia sbarazzati dell’idea che esiste un’unica soglia di età coincidente con il raggiungimento della maturità… Anche quando riconosciamo la penale responsabilità in capo ai giovani per il proprio comportamento, molto spesso applichiamo loro una pena che si focalizza più sull’offesa che sulle capacità e sulle caratteristiche del reo.”
Richard Bonnie, direttore dell’Institute of Law, Psychiatry e Public Policy della University of Virginia
Le neuroscienze ci confermano poi sostanzialmente quanto emerso nel convegno di sabato e che incoraggio a fare ogni volta che intervengo sul tema della Pedagogia Nera. Che se vogliamo aiutare davvero i e le bambinə ad avere un’infanzia - e una vita - felice, dobbiamo impegnarci ad aiutare in primis i loro genitori, a fare rete, comunità, perché come dico sempre:
“un bambino maltrattato oggi, sarà un adulto problematico domani!”
Adulti problematici
In questa categoria ci metto gli haters, quelle persone, soprattutto uomini, che si sentono in diritto - a volte forse addirittura in dovere - di venire sotto ad alcuni miei post per commentare con livore, insultare e persino - per fortuna raramente - minacciare.
L’ultima occasione è stata questo reel condiviso su Threads in cui prendevo a esempio i 2mila uomini che hanno commemorato a Milano la morte di Ramelli, per parlare di Pedagogia Nera. Di quanto gli atteggiamenti neo-fascisti di cui hanno dato sfoggio in quell’occasione, spiegassero bene le derive della violenza educativa, in particolare l’impedire ad un bambino di esprimere collera, paura, disagio… - tacciando il comportamento da “capriccio” - in età adulta potesse portare a una difficoltà nella gestione del dolore, trasformandola in frustrazione e quindi in rabbia. Rabbia che ha sempre bisogno di un bersaglio più debole ed è è per questo che certe ideologie trovano terreno fertilissimo in questi uomini.
Di fronte agli insulti piovuti ho voluto - sciocca me! - rispondere sottolineando l’assurdità delle affermazioni. Ovviamente invano visto che in alcuni casi ha richiamato ulteriori haters oppure ha scatenato il solito in ulteriori continue risposte una più livorosa dell’altra.
Mi sono semplicemente dimenticata quello che vi ho raccontato poco sopra, quello che ripeto ad ogni Lezione Spettacolo: certi adulti non ce la fanno. E va bene così, non ci posso fare nulla, l’unica cosa è non perderci tempo, che avendo 55 anni, diventa sempre più prezioso. La sola cosa da fare - ne parleremo magari in una prossima NiuZletter - è che se arriva una minaccia, va denunciato chi la scrive. Io l’ho fatto, un paio di settimane fa e ne sono molto fiera. Ma ne riparliamo, appunto, è un discorso lungo.
Altro spunto interessante che arriva dagli haters è la convinzione che pensino di zittirmi, di sminuire le mie posizioni, insultandomi, scrivendo che sono vecchia, che non scopo abbastanza, che i miei capelli fanno pena, che sono strabica etc. Spunto che mi conferma quanto ancora troppi uomini siano convinti che lo sguardo maschile per me, per una donna, sia qualcosa di prezioso e fondamentale nella propria vita. Mi ricorda il tristemente famoso Morelli, lo psichiatra che urlò “Stai Zitta!” a Murgia in diretta radio, che asseriva l’importanza della radice femminile - siamo forse un tubero? o il solito fiore delicato? - secondo cui una donna cerca lo sguardo maschile di approvazione fin dal primo momento in cui esce di casa.
Una convinzione patriarcale ahimè dura a morire, un appiglio al quale molti uomini si aggrappano ancora, come se fosse una sbarra di ferro che impedirà loro di cadere nel vuoto. Un vuoto che, secondo loro, potrebbe essere il mondo in cui gli uomini non hanno più il dominio sulle donne. Speriamo qualcun mostri loro che certe convinzioni non sono sbarre di ferro, ma fragili arbusti che si sradicheranno presto sotto al loro peso, un peso ormai eccessivo, considerando tutti gli atavici pregiudizi che si portano addosso.
Angolo della Biutezza
Ed eccomi a consigliarvi quello che ho amato di più leggere, guardare ed ascoltare il mese scorso. Iniziamo dai libri:
Aurora Tamigio IL COGNOME DELLE DONNE
Simona Lo Iacono LA TIGRE DI NOTO (una storia vera poco conosciuta)
Francesca Svanera ANNA È UN NOME PALINDROMO
Per quel che riguarda le serie TV: biutezza: serie tv keep sweet la cupola e ?
Podcast: SOLI di Roberta Lippi, sui bambini cresciuti nelle comunità di Osho… gli ultimi episodi vi daranno un quadro su come funziona un’altra arma ereditata dalla Pedagogia Nera: la manipolazione.
Calendario
E veniamo alle prossime date di maggio che trovate sul calendario del mio sito:
8 maggio I BAMBINI CATTIVI NON ESISTONO Casalpusterlengo (LO)
10 maggio STAI ZITTA! Chiasso (prima volta in Svizzera!)
23 maggio PIACERE, DENARO! Cles (TN)
24 maggio I BAMBINI CATTIVI NON ESISTONO Milano - We World Festival
25 maggio INFANZIA FELICE Cogliate (MB)
26-30 maggio OFFRO IO residenza artistica da Armunia a Rosignano Marittimo (LI)
Aggiornamenti sulla tournée estiva:
1 giugno QUESTA SONO IO Cavriago (RE)
17 giugno STAI ZITTA! Genova Suq Festival
19 giugno I BAMBINI CATTIVI NON ESISTONO Cardito (NA)
28 giugno STAI ZITTA! Alghero (prima volta in Sardegna!!)
30 giugno AFFARI DI FAMIGLIA Parma
15 luglio VECCHIA SARAI TU! Calamandrana (AT)
29 luglio VECCHIA SARAI TU! Sommacampagna (VR)
27 agosto VECCHIA SARAI TU! Parma
Per questo lunedì, è tutto, ciao! 🤓