Una casa tutta per sé
un aneddoto sulla violenza economica
C'erano una 35enne, una 57enne ed io.
Non ci conosciamo, é la prima volta che ci incontriamo e siamo a casa mia. La 57enne è l'agente immobiliare che si occupa della vendita del mio monolocale e che non avevo ancora visto dal vivo, avendo sempre avuto rapporti solo con le sue colleghe. La 35enne invece è un'acquirente potenziale, mi chiede perché voglio vendere, in effetti le dico qui ci vivo benissimo, ma con l'avanzare dell'età io e il coinqui iniziamo a pensare di trovarci altro, però con l'ascensore. Come spesso succede tra donne che non si conoscono, scatta una specie di immediata confidenza che spinge la 35enne a raccontare a sua volta il perché lei voglia comprarsi casa.
“Mi sono ritrovata per strada con una neonata, buttata fuori dall'appartamento del mio ex che ai tempi insisté per comprarsi lui da solo, senza coinvolgermi. Oggi invece voglio comprare io, da sola, per non ritrovarmi mai più in una situazione simile e nemmeno mia figlia”
Dopo diverso tempo passato in situazione precaria, è riuscita ad avere una casa popolare in affitto, tra l'altro la 35enne non è nemmeno francese e quindi per lei é stato ancora più complesso.
La 57enne a questo punto ci racconta che anche sua figlia, 27 anni, sta per comprarsi casa, da sola, sottolinea “E' in coppia, ma io ho insistito perché faccia lei, per essere autonoma e indipendente, che non sai mai come va a finire...”
Esatto! E' quel che è successo a me, quando comprai con il mio ex marito una casa a metà, poi una volta il matrimonio entrato in crisi, sono stata io a dovermene andare – ero vittima di gaslighting quindi dovevo “salvarmi” - quando poi finalmente dopo più di un anno è stato venduta, mi sono giurata non avrei mai più investito in un appartamento a due, a costo di stare in molti meno mq, come è il caso oggi.
Da qui il discorso è passato alla violenza economica, alla conferenza spettacolo “piacere, Denaro!” e relativo video corso che ho creato con la mia Azzurra Rinaldi, per sottolineare quanto poco siamo in grado di riconoscerla, liberarcene, che è il primo gradino verso la violenza di genere e che dobbiamo smettere di credere vivremo felici e contente grazie alla paghetta del principe azzurro.
Insomma c'erano una 35enne, una 57enne ed io, che anche se non faranno affari tra di loro, però li faranno fare sicuramente alle loro figlie e sorelle.