Dicembre, è tempo di fermarsi!
Una riflessione su PLPL attraverso le lenti della Pedagogia Nera e qualche spoiler sulla tournée 2025
Lo scorso 16 novembre a Piacenza, mi hanno consegnato il Premio Pulcheria 2024 per - dicono - essermi distinta nel mio ambito professionale, in particolare per il lavoro che sto portando avanti a teatro da qualche anno con lo spettacolo INFANZIA FELICE una fiaba per adulti e quello che faccio in parallelo sui canali social, con la divulgazione sulla Pedagogia Nera.
Benché mi avessero avvertita che lo avrei ricevuto, quando mi hanno consegnato la targa, mi sono emozionata come una bambina, una bambina che riceve un regalo insperato, ovvero vedere quanto inizi ad essere importante per tante altre persone come lei, spezzare la catena di violenza educativa che ci ha intrappolati per così tanti secoli e che continua ad avere un impatto negativo sulle nostre vite e su quelle dell'infanzia che ci circonda.
E dell'impatto negativo che la Pedagogia Nera ancora oggi continua ad avere su di noi, ne ho intravisto alcuni effetti osservando quanto accaduto settimana scorsa intorno alla Fiera Più Libri Più Liberi di Roma. Come già saprai, tutto parte dalla direttrice Chiara Valerio, che pur dedicando l'evento a Giulia Cecchetin, ha invitato anche un suo amico, Leonardo Caffo – con un processo in corso per violenza domestica e lesioni – a presentarvi il suo ultimo libro.
La cosa ha creato un evidente corto circuito nelle persone che seguono e stimano Valerio con una serie di polemiche e alla fine di conseguenze, tra cui la più eclatante è stata la rinuncia a partecipare a PLPL da parte di numerose personalità, case editrici e di una fetta del pubblico pagante.
L'aspettativa generale credo fosse che Valerio rispondesse alle rimostranze sulla sua scelta con un semplice: “Scusa. Scusate, ho fatto/detto/pensato/scritto una cazzata! Compresa quella sulla violenza di genere ricordando un uomo ucciso per sventare uno scippo. E' vero Caffo è un amico mio, sono di quelle convinte che bisogna scindere l'artista dall'opera, mi rendo conto solo ora che per qualcuna questo è invece problematico, mi son fatta trascinare dall'amicizia, ho sbagliato, cancello l'invito per la presentazione del suo libro, venite che ne parliamo e bla bla bla”
Invece Valerio ha girato prima un video, poi è andata in TV insistendo su quanto fosse giusta e sacrosanta la sua scelta, invocando garantismo e libertà di parola che se non la si pensava così significava essere per la censura, che se Caffo aveva rinunciato a presenziare, il libro lo avrebbe presentato comunque lei etc. Una toppa peggio del buco che si è poi lacerata col post di scuse a nome di PLPL, che sembrava fatto più per limitare la perdita economica causata dalle varie defezioni e polemiche, che per aver preso consapevolezza su quanto fosse successo.
Scusa.
Una parolina magica, l'acqua sul fuoco, il muro capace di arginare qualsiasi sterile polemica, di freddare gli inutili e dannosi leoni da tastiera, la cosiddetta “palla al centro”. Purtroppo nemmeno le amiche e gli amici più cari di Valerio hanno cercato di farle capire quanto questa parola non sia sinonimo di disfatta, di fallimento o di messa in discussione del proprio “potere”, della propria autorevolezza, capacità o talento. Anzi, hanno dato vita ad un grande derby Noi VS Voi, contribuendo a spostare l'attenzione sul fatto che le contestazioni erano nate solo per voler attaccare Valerio a prescindere, che chiedere spiegazioni o risposte fosse un modo violento di polemizzare, quando in realtà di violento qui c'è stato solo il non riconoscere di aver sbagliato, dimostrando nessuna empatia nemmeno verso chi si era comprensibilmente sentitə feritə dall'accostare il nome di Cecchettin a quello di Caffo.
Ed è qui che mi è tornato in mente un estratto del libro di Rutschky, quello a pagina 451, scritto da Tuiskon Ziller nel 1857, dal titolo “L'allievo davanti all'autorità”.
Vi si parla di come gestire l'eventuale abuso di potere del maestro, ovvero dell'autorità, che in quel periodo dava all’adulto piena libertà d’azione sul bambino. Anche se oggi ciò è condannabile e Valerio non ha picchiato fisicamente nessunə bambinə, trovo interessante come venisse considerato l’errore nell’abusare di un proprio potere: “... Allo scolaro non va assolutamente riconosciuto un diritto nei confronti dell'insegnante, perché implicherebbe una delimitazione del potere di quest'ultimo. Ma se ciò nonostante a un allievo venisse in mente di denunciare un insegnante al direttore o al collegio dei docenti, non deve essere semplicemente cacciato senza esser ascoltato approfonditamente, ma questo suo atto va ritenuto e punito, tra le altre cose, come una ribellione nei confronti del potere disciplinare... Perfino se i parenti del ragazzo dovessero avanzare rimostranze nei confronti di un insegnante, nessuno deve esserne a conoscenza, a prescindere da quel che succederà. Quello che conta è che l'insegnante appaia come un monarca assoluto e che non venga indebolita la fede dell'allievo nel suo potere sovrano.”
Ci leggo una lezione secolare importante quanto nociva: chiedere “scusa”, ammettere un errore, soprattutto quando si ha una posizione di potere, ci è stato insegnato da secoli come una perdita dello stesso. E' infatti ancora oggi rarissimo sentire delle scuse da parte di persone potenti, si preferisce piuttosto presentare una giustificazione alle loro azioni, quando queste sono ritenute dall’opinione pubblica ingiuste o che feriscono. Spesso è quella che agiscono per il nostro bene, per noi, adulti ancora allievi, incapaci di capire davvero cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Come se ne esce? Secondo me, iniziando a smettere di mettere le persone su un piedistallo, benché siano più colte, capaci o di talento di noi, smettendo di avere aspettative che puntualmente vengono disattese, ricordandoci che queste persone sono innanzitutto esseri umani e quindi fallibili. Come noi.
E per fortuna!
Qualche spoiler
Sabato 7 dicembre ho l’ultimissssssima data di tournée del 2024! Sarò a Milano ospite di Terziario Donna con PIACERE, DENARO! Io e la mia cara Azzurra Rinaldi raccontiamo cosa sia la violenza economica tra teatro e dati. Puoi prenotarti qui!
Dal 8 gennaio torno in scena con STAI ZITTA! e sarò a Martina Franca (TA), ancora non hanno messo fuori il link per i biglietti, l’hanno confermata pochi giorni fa, ma a breve sarà sul mio calendario del mio sito. Sono entrate anche nuovissime date a Bergamo e a Borgomanero (NO), sempre per STAI ZITTA! Riguardo invece alla Lezione Spettacolo I BAMBINI CATTIVI NON ESISTONO a brevissimo avrò il link per i biglietti di Torino (15 marzo), entro Natale dovrebbero anche confermarmi altre date in Lombardia tipo Casalpusterlengo (LO) e Seregno (MB).
OFFRO IO! sarà invece il titolo del mio nuovo spettacolo con cui dovrei debuttare in estate o nella prima parte della prossima stagione. Sarò sola in scena stavolta ed interpreterò tanti personaggi che saranno - almeno secondo quanto ho scritto fino ad oggi - gli abitanti di un bel palazzo in centro città e la loro portinaia Matilde, di 60 anni. Ti lascio un estratto della scheda di presentazione:
Cosa succede quando da povero si diventa improvvisamente molto ricco, quando le banche che non volevano accordarti un prestito, ti spalancano le porte di salette esclusive in cui spiegarti come investire la tua fortuna e pagare il meno tasse possibile, quando il cellulare non solo potresti comprarlo in un’unica rata, ma addirittura potresti rilevarti il negozio?
Cosa puoi fare quando puoi comprare tutto quello che vuoi?
E una volta che hai comprato tutto, tutto, tutto?
Cosa puoi offrire?
Non stare zitto!
Lo scorso 29 novembre abbiamo chiuso la tournée 2024 di STAI ZITTA! a Pavia con una replica in matinée ovvero per alcune classi del liceo. A fine applausi, Melis ha avuto l’ottima idea di rimanere sul palco e chiedere alle ragazze e ai ragazzi se avessero per caso delle domande da farci o dei feedback che volevano condividere.
Una sola studentessa ha alzato la mano per dire che non le era chiara la differenza tra femminista e maschilista, dandoci così l’occasione di dissipare anche i loro dubbi sul significato di femminismo e sul bene che può fare alla società intera senza distinzione di genere.
Poi hanno parlato gli adulti, due in particolare: un ex prof anziano che al nostro parlare di quanto sia maschilista e patriarcale l’Italia, ha chiesto: “E come facciamo con quelle culture che vengono qui e sono molto più maschiliste? Che trattano le donne così e colà?” Dando loro il buon esempio, per cominciare, combattendo il nostro maschilismo e informandoci sui dati (qui Valentina gli ha fatto presente con i numeri che nel 94% dei femminicidi commessi questi hanno per vittime donne italiane uccise per mano di uomini italiani, partner o ex) In realtà avrei voluto dirgli anche: spegnendo la televisione e approfondendo le notizie, altrimenti l’analfabetismo funzionale ti fa credere che quel che dice il Governo sia esatto, ovvero che la colpa dei femminicidi è degli stranieri…
Ma la domanda più apprezzata è stata quella di un altro signore, non insegnante, forse genitore o semplice pubblico, che ci ha chiesto “Ma in concreto, cosa possiamo fare noi uomini?”
Non state più zitti! Non aver paura di spezzare quell’omertà tra maschi a cui venite educati, ma intervenendo se un collega, un amico, un parente, dice una battuta sessista, tratta male la compagna, ha comportamenti controllanti o vi manda in chat la foto osé della ex, facendogli presente sia un reato. Non state zitti, parlate, anche tra di voi, non vergognatevi delle emozioni in particolare tristezza, senso di impotenza, malinconia etc. Gli uomini sono esseri umani, non macchine, la pedagogia nera ci ha ben mostrato a quali risultati porta il soffocare le emozioni.
Angolo della Biutezza
Biutezza – per chi ancora non lo sapesse - è la storpiatura della parola “bellezza”. La coniai anni fa, quando creai il personaggio della beauty influencer di bulbi piliferi… Sul mio profilo Instagram c’è una storia in evidenza che te lo racconta. Qui troverai una lista delle cose che ho amato di più in assoluto durante il mese appena trascorso: libri, serie TV, film etc. spero possano piacere anche a te!
Secret City serie tv australiana su Netflix, tra politica e crime
Le sorelle Mirabal Las Mariposas podcast di Anna Bardazzi per ricordarci perché il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Cacciatore, Raccoglitore, Genitore di Michaeleen Doucleff un libro sull’educazione dei bambini, quella di tribù lontane dalla nostra società occidentale.
Calendario
da cui puoi evincere facilmente perché a dicembre non ho dato la disponibilità ad andare in tournée:
7 dic PIACERE, DENARO! Milano
8 gen STAI ZITTA! Martina Franca (TA)
9 gen STAI ZITTA! Castellaneta (TA)
10 gen STAI ZITTA! Francavilla (BR)
11 gen STAI ZITTA! Aradeo (LE)
12 gen STAI ZITTA! Bitonto (BA)
14 gen STAI ZITTA! Marsciano (PG)
17 gen STAI ZITTA! Mori (TN)
18 gen STAI ZITTA! Lavis (TN)
19 gen STAI ZITTA! Predaia (TN)
20 gen STAI ZITTA! Riva del Garda (TN)
PS: ti s'aspetta a Firenze eh!!
Il mio commento arriva dopo alle bellissime e quanto mai vere parole già scritte. Mi aggiungo, mi accodo, concordo. Le tue parole e il tuo lavoro fanno davvero bene a tutti e il premio che ti hano dato non ricopre interamente questa importanza, grazie! Non sai quanto ho apprezzato il pezzo su PLPL e il chiedere scusa, il dare l'esempio in questo mondo sempre più individuale e povero di empatia, restiamo umanɘ!